In occasione della Conferenza delle e dei presidenti tenutasi il 22 giugno 2022, Pro Senectute ha detto «sì» all’AVS 21. L’obiettivo di questa riforma è stabilizzare finanziariamente l’AVS per i prossimi anni tenendo conto dell’evoluzione demografica. Con questo intervento, l’AVS potrà dimostrare in modo credibile la serietà della sua promessa generazionale.
Il sistema della previdenza per la vecchiaia e il lavoro di Pro Senectute sono strettamente collegati. Pro Senectute è stata fondata il 23 ottobre 1917 a Winterthur, nel bel mezzo dell’emergenza sociale provocata dalla Prima guerra mondiale. Da allora, la Fondazione si è impegnata a contrastare la povertà nell’anzianità fornendo aiuto concreto alle persone anziane bisognose e prodigandosi per la creazione di una previdenza per la vecchiaia regolamentata a livello legislativo. È anche grazie agli instancabili sforzi di Pro Senectute se le persone anziane percepiscono dal 1948 una rendita dall’assicurazione statale per la vecchiaia e per i superstiti (AVS).
A distanza di 74 anni, l’evoluzione demografica pone l’AVS di fronte a grandi sfide. Il 25 settembre 2022 verrà quindi sottoposto a votazione il progetto di riforma AVS 21. Uno degli obiettivi è quello di tutelare e portare avanti il patto generazionale, una conquista di portata epocale. In tale ottica, in occasione della conferenza tenutasi il 22 giugno 2022, le e i presidenti delle 24 organizzazioni cantonali e intercantonali di Pro Senectute hanno deciso di sostenere il progetto AVS 21. I motivi che hanno portato al «sì» sono i seguenti: